altezza 39 cm
larghezza 15 cm
diametro 26 cm
Fascia cronologica di riferimento: anni ‘60
Motivazione cronologica: Apparecchi di fisica, Paravia, 1958 (codice articolo 50782)
Stato di conservazione: discreto
n° 171, inventario 1991, costo stimato £ 31.500
Ot02, codice catalogo interno
L’apparecchio consente di verificare la legge della rifrazione della luce e quella della riflessione sia parziale che totale.
È costituito da un cilindro in metallo montato su un supporto tramite un perno che ne consente la rotazione. La base anteriore del tamburo è chiusa da una lastra di vetro, mentre sulla superficie laterale sono presenti due fori, con apposito tappo, utilizzati per introdurre, fino a metà altezza, dell’acqua, colorata per esempio con del latte. Una piccola fessura, chiusa da una lastra trasparente, è posizionata di fronte ad uno specchietto che può essere ruotato per inviare all’interno dello strumento un raggio luminoso.
Il raggio incidente, generato mediante un proiettore esterno, colpisce la superficie di separazione tra aria e acqua colorata producendo un raggio riflesso, che torna indietro nell’aria, e uno rifratto che si propaga nella miscela colorata. Noti gli indici di rifrazione n1 e n2 dei due mezzi, si può verificare la validità della legge della rifrazione di Cartesio – Snell secondo cui:
n1 · sin ȓ = n2 · sinȓ
essendo î e ȓ rispettivamente gli angoli di incidenza e rifrazione che i raggi formano con la normale alla superficie di separazione tra i due mezzi.
In maniera analoga si può verificare la legge della riflessione secondo cui l’angolo di incidenza e quello di riflessione sono uguali tra loro.
All'aumentare dell'angolo di incidenza, aumenta anche quello di rifrazione. Quando il valore di quest’ultimo è di 90°, ovvero diretto lungo la superficie di separazione, non si verifica alcun fenomeno rifrattivo. In tal caso si parla di riflessione totale e l’angolo di incidenza è detto angolo limite.
Bibliografia:
Paravia, istruzione n. 310
Adelaide Lisio, Nunziatina Di Petta